Autori
|
-
Bemporad, Giulio
- [Responsabilità principale]
(Visualizza dettaglio)
Tipo Authority
|
Autore persona
|
Date
|
1888-1945
|
Qualifica
|
Astronomo
|
Paese
|
Italia
|
Url
|
https://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Bemporad
|
Biografia
|
Nato a Firenze il 3 Gennaio 1888; morto a Roma il 9 Luglio 1945.
Cugino del collega Azeglio Bemporad, nel 1910 si laureò in Matematica all'Università di Catania. Nel 1911 fu chiamato a coprire il ruolo di assistente alla Stazione astronomica di Carloforte, che si trovava sull'Isola di San Pietro nella parte sud-occidentale della Sardegna, e nel 1920 diventò direttore della Stazione.
In questo ruolo rimase sull'isola fino al 1925 quando finalmente, dopo 14 anni di permanenza sull'isoletta, riuscì ad ottenere il trasferimento a Napoli all'Osservatorio di Capodimonte, allora diretto da suo cugino Azeglio.
Qui tenne lezioni di astronomia all'università mentre in Osservatorio continuò ad occuparsi di misure e calcoli per la Carte du Ciel, di radiazione solare e di stelle variabili.
A Napoli entrò in contatto con i gruppi legati al movimento sionistico italiano, di cui successivamente divenne una figura di una certa rilevanza.
Restò a Napoli fino al 1933 quando, anche a seguito della definitiva rottura con il cugino, venne trasferito all'Osservatorio di Pino Torinese, dove gli fu affidato il compito di determinare la longitudine dell'osservatorio con il metodo della radiotelegrafia. Si occupò anche di osservazioni di stelle variabili, dello studio dei moti propri stellari, di teoria degli errori degli strumenti. Pubblicò inoltre un lavoro sul calendario ebraico e un metodo pratico per determinare il giorno di Pasqua.
Esonerato perché ebreo nel 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali, fu costretto ad abbandonare il suo lavoro e l'appartamento di servizio il 14 dicembre 1938.
A seguito dell'espulsione, prese casa a Torino e cominciò a collaborare con le organizzazioni di soccorso ebraiche. Diventò infatti prima delegato del Comasebit, il Comitato di Assistenza per gli Ebrei in Italia, e poi Segretario della delegazione torinese della Delasem
Con lo scioglimento della Delasem dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la nascita della Repubblica Sociale Italiana e l'occupazione nazista del nord Italia, la situazione per gli ebrei italiani diventò sempre più difficile, in modo particolare dopo il 30 novembre 1943 quando venne emessa l'ordinanza di Polizia n. 5 che stabilì che tutti gli ebrei fossero essere inviati in campi di concentramento e che i loro beni fossero sequestrati. Giulio e sua sorella Giselda riuscirono a salvarsi dalla deportazione, probabilmente trovando rifugio nelle campagne.
Nell'autunno 1944 arrivò a Roma dove fu ospitato dalla famiglia di Fernando Pergola, un suo lontano parente.
L'8 novembre 1944 Bemporad fu nominato a presiedere l'Ufficio Palestinese Centrale, che aveva il compito di organizzare l'emigrazione degli ebrei italiani verso la terra d'Israele. Partecipò al primo convegno dei rappresentanti dei gruppi sionistici dell'Italia liberata, che si tenne a Roma dal 12 al 15 gennaio 1945, e si concluse con la ricostituzione della Federazione Sionistica Italiana.
Morì a Roma il 9 luglio 1945 presso l'Ospedale Fatebenefratelli a causa di un tumore al polmone.
La grave malattia che lo colpì gli ultimi mesi di vita non gli diede il tempo di rientrare a Torino per essere reintegrato all'Osservatorio.
Alla sua morte il settimanale Israel pubblicò in prima pagina un necrologio in cui si legge tra l'altro «L'Ebraismo italiano perde uno dei suoi uomini migliori, più colti, più attivi, più preparati a svolgere funzioni direttive, più decisi a combattere strenuamente quando occorresse. A Torino ove risiedeva, a Roma ove lo avevano condotto temporaneamente le vicende della guerra, la sua attività in campo ebraico è stata continua, instancabile»
|
Note
|
http://viaf.org/viaf/88764664
|
|